Reperti archeologici

Nel 1931 a Borgo Poncarale, nel campo denominato nel secolo XIV "Breda dei Canonici", oggi chiamato volgarmente La Breda, situato al nord del paese, al di sopra del mulino, durante alcuni lavori eseguiti a causa dello straripamento del Garza, per la sistemazione del letto del fiume, viene alla luce una vasta necropoli romana  con tombe, anfore ed alcuni ruderi architettonici, tuttora esistenti nel sottosuolo, che testimoniano la presenza di alcune dimore d'epoca romana. E, sempre nel territorio di Borgo Poncarale, furono rinvenute aree votive e cippi con iscrizioni funerarie a divinità pagane, custoditi ora presso il Museo Romano di Brescia, che hanno indotto gli storici a ritenere che il suddetto territorio facesse parte di un vasto pago romano, che aveva il suo centro a Bagnolo e dal quale dipendeva amministrativamente, spiritualmente e giuridicamente.
Il pago, in epoca romana, non era altro che una circoscrizione rurale, amministrativa e religiosa, con una configurazione propria, retto da protettori potenti, da magistrati locali con facoltà di legiferare. Presieduto da un "magister pagi", il centro del pago dipendeva a sua volta da un capoluogo o "Municipium centrale". Bagnolo, per certe sue prerogative, rappresentò il centro del territorio paganense, limitato ad una zona comprendente alcuni paesi circostanti quali Poncarale, Montirone, Porzano e forse anche Capriano, la cui chiesa divenne la pieve, il castello la corte feudale e sede di un conte con poteri estesi a tutti i suoi possedimenti.

Tratto da: "BORGO DI PONCARALE - Fogli di storia, cultura ed arte"
di Anna Artioli, Luciano Artioli
Parrocchia di Borgo Poncarale

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