Cenni storici sulla Rocca di Poncarale

Un tempo, esattamente nel medioevo, sullo sperone del Monte Netto, c'era un castello feudale chiamato rocca perchè si trovava su un precipizio.
Una delle famiglie che hanno abitato questo castello furono i nobili Poncarali che lo avevano ricevuto in enfiutesi (cioè da amministrare e migliorare nel tempo), dal vescovo-conte di Brescia.
Vicino al castello c'erano alcune case signorili (Avogadro, Bornati, Mazzola), intorno c'erano alte mura di difesa; per salire al castello bisognava oltrepassare un ponte carraio sotto il quale passava il Vaso Fiume. Il ponte si chiamava carraio perchè passavano i carri che portavano il raccolto e i viveri al castello. La rocca era difesa quindi dai fossati dove scorreva l'acqua del Vaso Fiume e del Vaso Orso.
Ai piedi della rocca, c'era il Borgo dove abitavano i contadini, e i campi. Nella parte occidentale del castello si estendevano boscaglie e brughiere.
Nel borgo cerano anche due mulini uno: veniva usato per macinare cereali, l'altro per macinare il lino da cui si ricavava l'olio. Le ruote del mulino venivano girate dalla forza dell'acqua del vaso Fiume.
Nel 1700, della fortezza non rimaneva altro che la parte inferiore della torre che, proprio in quell'anno, fu completata con la parte superiore. Infatti, guardando la torre campanaria, si può vedere la parte più antica costruita con sassi, pietre e fango, mentre la parte più recente è fatta con mattoni.
L'attuale chiesa risale proprio al 1700 e si sa per certo che l'ultimo ampliamento giunge al tetto nel 1717. Un bel campanile, tardo Quattrocento, in muratura, sopravvive incollato all'abside. La facciata ha linee sobrie; due nucchie accolgono due statue di bella fattura raffiguranti i Santi protettori. All'interno la struttura architettonica fa intravedere tracce superstiti del vecchio edificio rinascimentale. Il presbitero attuale era probabilmente la navata della vecchia chiesa. La pala dell'altar maggiore, raffigurante il martirio dei SS. Patroni, è un olio su tela di Ugo Mazzolari datato 1903.
Fra i numerosi oggetti  e arredi sacri di valore citiamo soltanto la Statua della Madonna col Bambino, alta 125 cm, in legno policromo, sita nella nicchia dell'altare del Rosario e risalente al secolo XVII. Non si conosce la data precisa della consacrazione di questo edificio.

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