I Nassino
La Nassina è una grande cascina a sud dell'Emilia, confinante con il territorio di Montirone e Bagnolo Mella. Ne furono proprietari anticamente nobili Nassino ritenuti probabili discendenti dagli antichi capitani di Concesio. Essi non figurano nella Matricola Malatestiana del 1406, ma risultano quali firmatari del patto di unione con Venezia del 1426.
Ad un ramo di questa famiglia appartiene Pandolfo Nassino, cronista attento e severo che, attraverso le sue "Memorie", preziosissimo autografo queriniano del sec. XVI, lascio molti scritti interessanti sulle numerose famiglie nobili bresciane denunciando i loro fasti e nefasti. E' proprio per merito di questo personaggio che si hanno notizie di un certo Emiliano Nassino, un valoroso ignorato dalla Repubblica Veneta per la quale egli combattè e mai ricordato dagli storici per le sue gloriose imprese. A Pandolfo si deve anche, con gli uomini radunati a san Vigilio e convenuti da ogni parte della valle, la presa dell'Albera e di Canton Bagnolo in Brescia nel 1426.
Un altro Nassino, Baldassare, partigiano dei Visconti, fu invece decapitato l'8 agosto 1440.
La stirpe dei nobili Nassino si estinse dopo il 1796 ed il loro stemma è azzurro con giglio coronato d'oro.
Della cascina Nassina, oltre ai nobili Nassino, furono proprietari il Conte Aimo Maggi e recentemente gli attuali signori fratelli Nodari.
Scorcio dell'interno della cascina Nassina Facciata laterale
Tratto da: "BORGO DI PONCARALE - Fogli di storia, cultura ed arte"torna su
di Anna Artioli, Luciano Artioli
Parrocchia di Borgo Poncarale