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  • 11/03/2016

Tra il legno e l'asfalto

Da 20 anni un appuntamento immancabile ricco di tradizione, fede e cultura.

         Tra il legno e l’asfalto.

Quest’anno si celebra la ventesima edizione della rappresentazione del mistero della Morte e della Passione di Cristo con la via Crucis vivente per le via di Poncarale. La tradizione si rinnova con  i suggestivi riti della Settimana Santa Poncaralese, la celebrazione ripropone atmosfere con una simbologia antichissima affidata a immagini, rituali, preghiere e musiche. La processione richiama sempre un nutrito e consistente numero di fedeli e appassionati che, ai margini delle strade, assistono in silenzio ai vari misteri della Passione.

La prima  manifestazione si tenne a Poncarale nel 1996 e da allora ha riscosso un successo crescente consolidatosi nelle venti edizioni che si sono sinora susseguite di anno in anno. Organizzata e realizzata da un gruppo di volontari, coinvolge più di duecento persone fra interpreti, figuranti, tecnici delle luci e del suono, carpentieri, elettricisti costumiste, scenografi. Tutto il paese è praticamente trascinato nella preparazione dell’azione scenica che si realizza interamente nell’arco di un’ora e mezza all’interno del centro storico di Poncarale, dove la rievocazione di quella memorabile giornata così tragica e densa di avvenimenti si ripete nella rocca e nei viottoli che ne diventano lo scenario. Il corteo inizia la sera all’imbrunire, si snoda fra le vie, entra ed esce dai palazzi, sosta negli angoli e termina sulle pendici della collina ove poggia la parrocchiale: tutto sembra dar tono e sostanza alla tradizione. Ogni replica si è così arricchita dell’entusiasmo e della cura con la quale i cittadini di ogni età di Poncarale e Borgo preparano e prendono parte a questa serata carica di patos dove ognuno sente forte il coinvolgimento qualsiasi sia ruolo affidatogli.

La rappresentazione si svolge in più parti: dalle scene dell'ultima cena all'agonia di Gesù nell'orto del Getzmani, poi la cattura e i processi davanti al Sinedrio e al Pretorio di Ponzio Pilato, la salita al calvario e infine la Crocifissione.

In una delle stazioni che si svolgono in piazza,  i lampioni illuminano Gesù che cade e resta disteso sulla strada fredda di asfalto, schiacciato dal peso della croce mentre il traffico delle automobili interrotto dalla PL aspetta poco lontano di poter riprendere la sua monotona routine. In pochi attimi si sprigiona tutta la carica emotiva espressa dal corpo incastrato tra il legno e l’asfalto a testimonianza della straordinaria attualità del gesto esemplare, estremo e irriducibile rivolto da un uomo contro l’ingiustizia.  Qui si comprende la dimensione umana più autentica, dove la vita assume un valore tanto più alto quanto più  opposto all’insensibilità. Mentre le scenografie provano con il loro fascino surreale a catapultarci in una improbabile Gerusalemme del passato, la profondità dei significati riesce ad  attraversare il tempo e a scuotere la nostra coscienza.

In paese c'è grande attesa per questo evento che unisce spiritualmente e umanamente la comunità intera che viene coinvolta nell’organizzazione di tale evento e la partecipazione ha registrato un crescendo di pubblico fino a raggiungere la notevole presenza di tutta la comunità.

 

L'inizio è fissato per le ore 20.30.  

Il corteo si snoda con brevi ritorni su per le vie del centro  e una voce accompagna per tutta la serata il susseguirsi degli eventi.


 

 

 

 

 

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